Un finale violento, con quattro calciatrici espulse e una finita a terra a causa di un pugno. Una rissa, scoppiata al termine della partita tra Vis Mediterranea e Trastevere Calcio, all’interno dello stadio Sandro Pertini di Montoro, in provincia di Avellino. Alice Ferrazza, difensore centrale e capitano del Trastevere, è stata colpita al volto dall’allenatore della squadra avversaria.
Tutto è iniziato, come ha raccontato chi era presente, a pochi minuti dalla fine, quando una calciatrice del Trastevere, in un contrasto con una avversaria, è rimasta ferita al labbro. L’arbitro non ha interrotto il gioco e proprio in quel momento le irpine hanno segnato il gol del pareggio, facendo finire la partita 1 a 1. Un episodio mal digerito che ha acceso un dibattito tra le due panchine che, terminato l’incontro si è esteso anche alle giocatrici. Dalle parole si è passati agli spintoni. A peggiorare il clima l’intervento dell’allenatore che, come ha raccontato la stessa vittima, ha iniziato a offendere le giocatrici «con insulti e gesti sessisti».
Ferrazza ha provato a calmarlo, ma inutilmente. Lui l’ha colpita con un pugno sulla mandibola, facendola cadere a terra. Immediata la reazione della società sportiva romana che sui social, un lungo post, scrive: «Ci sono momenti in cui il commento tecnico e sportivo diventa superfluo. La Vis Mediterranea vincerà anche il campionato, ma questo non cancellerà un episodio così grave e per cui speriamo vengano presi provvedimenti». Auspicio ribadito anche da Pier Luigi Betturri, presidente del Trastevere, che parla di «esecrabile violenza».
Gesto che è stato condannato anche dalla squadra irpina che in un comunicato diffuso sul sito della società sportiva ha espresso solidarietà alla vittima e all’intera squadra. «Mai nulla di spiacevole era accaduto durante questo campionato in cui la Vis Mediterranea Soccer si è sempre contraddistinta per la correttezza, ragione per cui la società è delusa e disapprova ogni episodio di violenza», scrivono nella nota assicurando che «saranno assunti tutti i provvedimenti del caso contro la persona». La calciatrice ha già sporto denuncia e ora sul caso indagano i carabinieri che, grazie ai video che hanno ripreso l’episodio e alle testimonianze dei presenti, hanno identificato l’aggressore che verrà sottoposto anche al giudizio del giudice sportivo.