Per il progetto di Alleanza verdi sinistra, premiato con un sorprendente 6,8 per cento alle elezioni europee, mancherebbe solo la ciliegina sulla torta. Ma la ciliegina si trova nelle mani di Ignazio Marino e sembra che l’ex sindaco di Roma non abbia voglia di mettercela sopra. Bisogna fare un passo indietro e spiegare bene tutta la storia. La legge dice che i candidati in più collegi hanno otto giorni di tempo dal momento della proclamazione, che avverrà questa settimana, per scegliere il collegio da rappresentare.
Avs, che nasce come alleanza tra Sinistra Italiana ed Europa verde, ha fatto diverse candidature multiple e tre sono scattate in più collegi: Ilaria Salis, Mimmo Lucano e appunto Marino. Il numero totale degli eletti è sei, e a seconda delle scelte dei tre i due partiti promotori, alla fine, potrebbero ritenersi rappresentanti in maniera eguale, garantendo quindi il perfetto equilibrio.
Gli eletti in quota Si andrebbero nel gruppo The Left-Gue, la sinistra rossoverde. I verdi invece nella famiglia dei Greens. Due gruppi con sensibilità politiche molto simili, e che quasi sempre votano allo stesso modo a livello europeo. Solo sulla guerra in Ucraina ci sono posizioni diverse, con i verdi a trazione tedesca che hanno appoggiato le scelte di aumento della spesa bellica per fronteggiare la Russia. In The Left invece resiste un approccio anti-militarista e critico verso la Nato che confida in soluzioni diplomatiche.
Se l’ex esponente del Pd optasse per il collegio Nord-ovest, magicamente finirebbe tre a tre: al Centro scatterebbe il seggio per Marilena Grassadonia (esponente di Si), a cui si aggiungerebbero Cristina Guarda (Ev) e Leoluca Orlando, indipendente per i Greens. Quindi: due eletti di partito, uno per partito, e quattro indipendenti, e come detto tre in The Left e tre nei Greens. Quadra perfetta. Ma in politica non sempre tutto fila liscio. Infatti pare che Marino sia orientato a optare invece per il “suo” collegio, cioè Italia centrale. Tanto che sui social ha pubblicato un post con la foto di Francesco Totti: “Chiedere a me se opto per la Capitale è come domandare a Francesco Totti se tifa Roma!”.