Un generale dei carabinieri e un imprenditore laziale sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta della procura di Milano per traffico di influenze illecite, emissione di fatture per operazioni inesistenti, corruzione e turbata libertà degli incanti.
La misura cautelare, per entrambi disposta ai domiciliari ed emessa dal gip del tribunale di Milano, nei confronti dell’imprenditore è stata eseguita dalla guardia di finanza. Il generale è stato arrestato dai carabinieri del Ros.
Nell’ambito dell’inchiesta della procura di Milano sono indagati in stato di libertà “imprenditori, funzionari e dirigenti pubblici di amministrazioni centrali dello Stato”, fa sapere una nota del procuratore di Milano, Marcello Viola.
Le indagini – viene precisato nella nota – “si sono concentrate su illecite assegnazioni di fondi e appalti pubblici in cambio di denaro e altre utilità, nonché mediante la concertazione dei soggetti economici fittiziamente partecipanti alle procedure di gara”.
Sono in corso perquisizioni e acquisizioni di atti in varie province d’Italia, presso enti pubblici, persone fisiche e società a vario titolo coinvolte nelle vicende oggetto di approfondimento giudiziario.