“Lo scorso giugno il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 30,3 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.948,5 miliardi”. Lo indica la banca d’Italia spiegando che “l’incremento riflette il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (15,3 miliardi), la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (13,5 miliardi, a 45,4), nonché l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,4 miliardi)”.