QUANTI SONO I CAMPIONATI FALSATI A CAUSA DELLA “PARTNERSHIP” DELLA JUVENTUS CON “SOCIETA’ TERZE”, CIOE’ SASSUOLO, EMPOLI, ATALANTA, UDINESE E SAMPDORIA? – SECONDO LA PROCURA DI TORINO, NEI 13 ANNI DELLA DIRIGENZA AGNELLI, LA JUVENTUS HA POSTO “IN PERICOLO LA LEALTÀ DELLA COMPETIZIONE SPORTIVA” ATTORNIANDOSI DI CLUB AMICI – LO SCENARIO SECONDO PAOLO ZILIANI: “LA JUVENTUS SARÀ RETROCESSA ALL’ULTIMO POSTO. POTREBBE USCIRE DA QUESTO SECONDO PROCESSO CON UNA PENALIZZAZIONE DI 40-45 PUNTI…”
E adesso al prossimo giro vedremo la #Juventus ultima in classifica. Nella migliore delle ipotesi e debitamente lontana da Cremonese e Sampdoria che avranno salito un gradino e saranno diventate penultima e terzultima. Siccome nessuno osa parlarne, ve lo dico io.
La #Juventus sta per andare a giudizio a proposito delle cosiddette “manovre stipendi”. Un filone tremendo per i micidiali, plateali e provati (oltre che ammessi da tutti i tesserati) illeciti commessi con la finta, doppia rinuncia a 4 stipendi nel 2019-20 e 2020-21.
Il documento che incastra il club è l’accordo sottoscritto da #Agnelli presidente e #Chiellini capitano in virtù del quale la Juve annunciò la rinuncia dei giocatori a ricevere 4 stipendi, rinuncia però falsa: il pagamento sarebbe avvenuto nelle stagioni successive.
Le violazioni, che hanno riguardato 40 tesserati, sono state talmente tante e gravi – con ricorso a scritture private non depositate in Lega ma presso studi legali – e di così alto impatto economico (vedi carta #Ronaldo da 19,6 milioni) da far prevedere pene durissime.
Dovendo una sanzione essere afflittiva, alla #Juventus, che venerdì 20 è stata retrocessa a metà classifica lontana dalla zona-coppe europee, verrà tolto il successivo diritto, quello di conservare il posto in serie A, e sarà retrocessa questa volta all’ultimo posto.
La vedremo al 99% sotto lo zero in classifica. Le verrà cioè inflitta una penalizzazione di punti congrua alla gravità dei reati commessi e idonea a rivelarsi afflittiva, cioè a privarla della permanenza in serie A. Se si classificasse 17^ non avrebbe alcun danno.
È importante dire che stiamo parlando della migliore, la più rosea, delle ipotesi sul conto della #Juventus: i reati commessi nel filone “manovre stipendi” sono infatti così gravi, conclamati e provati da autorizzare interventi ancora più drastici, da non escludere.
Insomma, per essere chiari: la #Juventus potrebbe uscire da questo secondo processo con una penalizzazione di 40-45 punti che la manderebbe oggi al 20* e ultimo posto in classifica a quota -17/-22. Con una salvezza difficilmente raggiungibile nelle partite rimanenti.
La serie B si staglia qui di fin da ora, nel migliore degli scenari prospettabili, come una certezza per la #Juventus 2023-24. E tuttavia va detto che non sarebbe finita essendo ancora aperti due ultimi filoni, la “partnership con società terze” e le “plusvalenze bis”.
Nel frattempo, come detto ieri, anche l’UEFA avrà reso note le sue sanzioni, che saranno esclusione dalle coppe per un certo numero di anni a partire dalla 1^ stagione in cui la #Juventus dovesse tornare a piazzarsi nei primi 4 posti in serie A. Quando, nessuno ora può dirlo.
(…Precisazione a margine del thread appena postato: in caso di esclusione dalle coppe da parte dell’UEFA, la misura scatterebbe a partire dalla prima stagione in cui la Juventus dovesse qualificarsi a una qualsiasi delle tre coppe, Champions, Europa League o Conference League).
La miriade di illeciti finanziari che la Procura di Torino contesta alla Juventus per le tre stagioni oggetto d’indagine (2019-20, 2020-21, 2021-22) stanno quasi mettendo in ombra il gigantesco sospetto di illecito sportivo che aleggia – sono gli stessi inquirenti a dirlo – su tutto il periodo della dirigenza Agnelli: i 13 anni che hanno portato ai 9 scudetti consecutivi dal 2012 al 2020.
Secondo la Procura di Torino la Juventus ha posto “in pericolo la lealtà della competizione sportiva” attorniandosi di club amici (i pm ne citano cinque oggi in serie A: Atalanta, Empoli, Sampdoria, Sassuolo e Udinese più svariati club esteri e altri minori) che si sono messi al suo servizio, in qualche modo poi ripagati.
“Partnership con società terze e opacità di rapporti di debito/credito”, scrivono i pm. Prendiamo un esempio che riguarda Juventus, Sassuolo e Atalanta che in tutto e per tutto sono un’unica squadra. Cherubini, d.s. juventino, intercettato il 22/7/21 racconta al dirigente Bertola la difficoltà di acquistare Locatelli del Sassuolo ad una cifra contenuta, 25-30 milioni.
“Se io sono in partnership – si sfoga Cherubini – e poi quando vengo a comprare un giocatore sono trattato come un cliente che arriva per la prima volta, non è una partnership, perché noi a loro in questi anni… Demiral non sapevano neanche chi era, dovevamo prenderlo per noi ma non avevamo posto…
A loro gli abbiamo portato l’agente nella sede; serviva una società, noi non potevamo, in quel momento pagava 10 milioni, loro possono farlo, però quel servizio l’hai pagato. Perché lo hai ricomprato a 16-18”.
In pratica: la Juve vuole Demiral dell’Alanyaspor ma non ha i soldi e neanche il posto in rosa. Così porta l’agente di Demiral al Sassuolo, vera Juve B, che non sa nemmeno chi sia il difensore turco ma glielo fa comprare. Più tardi, a liquidità migliorata, la Juventus preleva Demiral dalla succursale che premia pagando “il servizio” 16-18 milioni con 6-8 milioni di guadagno per il Sassuolo.
Sempre Cherubini telefona a Carnevali, d.g. del Sassuolo. “Giovanni – gli dice – ma se io mi siedo e le condizioni che tu mi dai sono esattamente quelle che tu dai all’Arsenal, qual è il valore aggiunto della nostra relazione decennale? Che fine ha fatto gli 8 milioni che hai guadagnato in 6 mesi con Demiral che non sapevi chi era? Che fine ha fatto il nostro decisivo appoggio quando hai preso Sensi?”.
Avete capito bene: Cherubini dice che la Juve è in “relazione decennale” con il Sassuolo, ne fa gli interessi e briga per deviare verso la succursale giovani ambìti come Sensi. In quanto a Demiral, finirà poi all’Atalanta in un intreccio a dir poco scabroso riguardante anche Romero e il Tottenham. Che la Juve possa fare il bello e il cattivo tempo lo si capisce ascoltando Paratici e Corrado, il d.g. del Pisa che gioca in B e ha un giovane attaccante, Lucca, che si sta mettendo in mostra. Paratici dice a Corrado che Lucca lo vuole trattare lui.
“L’ho sempre fatto – spiega –, l’ho fatto con Caldara, l’operazione devi farmela fare a me! Dammi retta, l’operazione la faccio io anche per il Pisa. L’ho fatto per il Genoa tutta la vita, l’ho fatto per l’Atalanta tutta la vita, l’ho fatto per il Sassuolo tutta la vita”.
Avete capito bene: il deus ex machina della Juve afferma di fare “da una vita” la compagna acquisti di Genoa, Atalanta, Sassuolo e chissà quanti altri. Nei 9 campionati dei 9 scudetti consecutivi l’Atalanta ha giocato 18 volte contro la Juventus: non ha mai vinto, ha perso 13 volte e ha pareggiato 5. Il Sassuolo invece, non si sa come, una volta ha vinto.