UN TEMPO C’ERANO “IL FREDDO” E “IL LIBANESE”, ORA CI TOCCA “ER FOTOCOPIA” – NELL’INCHIESTA SU CAMILLA MARIANERA, LA PRATICANTE AVVOCATO ACCUSATA DI FARE LA TALPA PER LA MALAVITA NELLA PROCURA DI ROMA, SPUNTA IL SOPRANNOME DI UN ALTRO PROTAGONISTA DELLA VICENDA – SI TRATTA DI UN PERSONAGGIO MOLTO ABILE NEL PROCURARSI ILLEGALMENTE ATTI D’INDAGINI RISERVATI E FOTOCOPIARLI, PER RIVENDERLI POI AGLI INDAGATI. GLI INQUIRENTI SONO SULLE SUE TRACCE…
Dalle intercettazioni telefoniche dell’inchiesta sulla talpa in procura, spunta il soprannome di un altro indagato. Dopo l’arresto della praticante avvocatessa Camilla Marianera e del suo compagno Jacopo De Vivo, gli inquirenti sarebbero sulle tracce di un uomo soprannominato “er fotocopia”. L’alias del misterioso personaggio, su cui gli investigatori stanno indagando per individuarne l’identità, deriverebbe dalla sua capacità di acquisire illegalmente atti d’indagini riservati e fotocopiarli per rivenderli poi agli indagati. Il tramite del “fotocopia” sarebbe stata proprio la Marianera, in tandem con il fidanzatoJacopo De Vivo.
Dopo la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, il pool di magistrati, composto da Paolo Ielo, Giulia Guccione e Francesco Cascini, ha iscritto nel registro degli indagati quattordici cancellieri ed impiegati in servizio a diversi uffici della Procura e del Tribunale, due dei quali sono stati trasferiti ad altri incarichi. Il mistero legato all’ultimo indagato, sul quale i reparti investigativi mantengono il massimo riserbo, allargherebbe l’inchiesta anche ad altri ambiti, esterni questa volta ai corridoi e alle stanze del palazzo di Giustizia di piazzale Clodio.