A CHE GIOCO STA GIOCANDO SALVATORE BAIARDO? IL BRACCIO DESTRO DEI GRAVIANO SI VANTA CON “REPORT” DI AVER SCATTATO TRE FOTO CHE RITRAGGONO ALLO STESSO TAVOLO SILVIO BERLUSCONI, GIUSEPPE GRAVIANO E IL GENERALE DEI CARABINIERI FRANCESCO DELFINO: “SONO STATE SCATTATE A ORTA NEL ’92 DOPO LA MORTE DI BORSELLINO. BERLUSCONI SA DELL’ESISTENZA DELLE IMMAGINI. LE HO FATTE VEDERE A SUO FRATELLO” – QUANDO L’INTERVISTATORE CHIEDE A BAIARDO COME HA REAGITO PAOLO, LUI RISPONDE MIMANDO IL…
Il favoreggiatore della mafia stragista, Salvatore Baiardo, ha parlato della foto che ritrae Silvio Berlusconi, il boss Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri Francesco Delfino anche con Report, in onda su Rai 3 e su Raiplay.it, confermando di fatto ciò che aveva detto a Massimo Giletti. Baiardo si è dunque vantato con due giornalisti di avere la foto scattata nella primavera del 1992 attorno alla quale adesso ruota la nuova inchiesta della procura di Firenze. È un’immagine che metterebbe insieme la mafia stragista e la politica.
Le foto sarebbero tre, e a scattarle sarebbe stato proprio lui, Salvatore Baiardo, nei pressi del lago d’Orta. Dell’esistenza di questa immagine, racconta Baiardo, è a conoscenza anche Paolo Berlusconi, il fratello dell’ex premier. Il favoreggiatore dei boss a gennaio 2011 si è presento da Paolo Berlusconi in via Negri a Milano e gli avrebbe mostrato una vecchia polaroid con l’immagine dei tre personaggi. Il fratello dell’ex premier quando Baiardo si è allontanato dal suo ufficio avrebbe protestato con gli agenti della sua tutela sulle richieste fatte dall’uomo. Chiamato dai pm fiorentini si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Si potrebbe dunque trattare della stessa foto che Massimo Giletti racconta di aver visto ai magistrati di Firenze, Luca Turco e Luca Tescaroli, che indagano sul ruolo di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri rispetto le stragi del 1993. Se questa immagine fosse vera, potrebbe provare accordi e conoscenze di Berlusconi, sempre negati, con Graviano, ancor prima delle stragi di Falcone e Borsellino.