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Sinner Lunedì 3 luglio è cominciata la 136ª edizione dei Championships. Tanti i protagonisti, da Novak Djokovic a Casper Ruud. A prendersi la scena è stato però Jannik Sinner, che sul Centrale ha regolato Juan Manuel Cerundolo (il fratello di Francisco) con un triplo 6-2. Elegante e letale, il n.1 italiano ha finalmente lanciato segnali incoraggianti.
Tuttavia, il motivo per cui all’indomani del primo turno, l’altoatesino sta facendo il giro del mondo non è legato alla super prestazione. Bensì al suo vestiario. L’azzurro, infatti, si è presentato nel tempio londinese con un borsone personalizzato colorato di Gucci, marchio di lusso per cui è brand ambassador da poche settimane.
Una scena insolita, che ha destato stupore soprattutto perché avvenuta proprio a Wimbledon, dove il dress code bianco è sacro. Ma Jannik Sinner poteva sfoggiare questo accessorio? L’apparizione di Sinner con il suo borsone Gucci – oltre al quale aveva ovviamente anche il portaracchette Head bianco – è stata una prima volta, secondo il suo sponsor.
Mai era avvenuto che un tennista ricevesse autorizzazione per portare in campo un borsone di lusso con logo. Tutto quanto l’abbigliamento è soggetto a restrizioni. Nei tornei del Grand Slam i partecipanti devono rispettare limiti sulle dimensioni, la posizione e il numero di loghi. Questo vale per maniche, colletti, fasce, calzini e pure sul resto dell’attrezzatura.
Dunque, prima dell’evento l’azzurro ha dovuto chiedere approvazione a ITF (International Tennis Federation), ATP e agli organizzatori di Wimbledon per poter portare in campo questo borsone “atipico”, che doveva rispondere ai requisiti imposti dal regolamento. A dichiararlo è stato la casa di lusso, che nemmeno con le star del passato come Roger Federer e Serena Williams, aveva tentato di far entrare in campo i propri accessori di lusso. Nemmeno per le loro partite d’addio.
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