TAROCCHI GRATIS NEWSCoraggio, ci siamo quasi. Manca il giro di boa di Ferragosto e poi possiamo dire che le vacanze si avviano finalmente al termine. Mai come quest’anno sono state faticose, ansiose, incerte. L’uomo non è fatto per vivere alle prese con l’instabilità. Prima quella climatica: ecco il luglio più caldo della storia, poi l’agosto più fresco, o almeno freschetto. Poi, instabilità turistica. L’Italia, si diceva, è in preda all’overtourism. Venezia e Roma e le nostre belle coste piene zeppe. Come faremo? Vengono tutti qui. Poi no, contrordine, ecco il crollo delle presenze. E poi, noi over-turistizzati, dove possiamo mai andare a turistizzare a nostra volta? Vogliamo andare dove ci sono pochi turisti, cioè non vogliamo vedere noi.
Oppure, van bene tanti turisti ma carini, a modo. Rialzi di prezzi. Hotel triplicati. Balneari impazziti. Eppure noi continuiamo nel nostro lavoro di turisti, e non siamo nemmeno tiktoker. Non c’è un movimento per smetterla, come esiste per il lavoro. Non ci sono grandi dimissioni da turisti, né scrittori che fanno saggi sul perché la vita è troppo preziosa per fare i turisti. Dunque, zaino in spalla. Le isole greche cambiano di moda più del meteo, tutti ad Amorgos, però con una tappa prima ad Atene, che certo ormai è un po’ overtourism. Dopo, un salto a Pantelleria anzi a Filicudi. Salina niente. Stromboli revival (chi ci va però si pente). Napoli benissimo. Come Atene, poi via verso le isole. Il Giappone pure bene, anche se caldo. Islanda. Tutti in Islanda. E’ l’anno dell’Islanda. Prima però una settimana in Puglia, ma non la Puglia del Salento; […] Bene la Puglia del nord. Meloni col solito fiuto a Borgo Egnazia. Underdog & undertourism.
Dubbi atroci Aeroporti incendiati. Biglietti lievitati. Lanzichenecchi. Il ministro Urso indaga sull’algoritmo che fa salire i prezzi. Ryanair smentisce l’algoritmo. Intanto ecco sempre nuove mete, niente viene risparmiato. Un’intelligenza non si sa se umana o artificiale draga il globo senza sosta alla ricerca di nuovi luoghi da esplorare. Quando ce l’abbiamo quasi fatta, quando è ora di smontare l’ultima valigia, ecco che il più esperto di tutti dice: ma come, non sei stato in Albania? Noi siamo stati in Albania, siamo stati benissimo, costa pochissimo. Sono le Maldive d’Europa. Negli anni Ottanta i meno abbienti ad agosto si chiudevano in casa, dicevano a tutti d’esser partiti, abbassavano le serrande e chiedevano ai più fortunati di mandare cartoline a loro nome dalle Maldive. Avevano capito tutto.CONTINUA A LEGGERE SU TAROCCHI GRATIS