PAURA A CONSELICE, VICINO RAVENNA, PER LA PALUDE DI ACQUA NERA CHE CIRCONDA LA PIÙ IMPORTANTE FABBRICA DEL PAESE – DA GIORNI L’ACQUA ATTORNO ALLO STABILIMENTO DELLA MULTINAZIONALE UNIGRÀ, CHE DÀ LAVORO A 1200 PERSONE ED E’ FERMA DAL GIORNO DELL’ALLUVIONE, HA ASSUNTO UN COLORE INQUIETANTE. MA LE AUTORITÀ RASSICURANO: L’ACQUA NON CONTERREBBE SOSTANZE INQUINANTI. IL COLORE NERO SAREBBE L’EFFETTO DEL…
Una gigantesca chiazza di acqua che col passare dei giorni è diventata sempre più scura, praticamente nera. Circonda Unigrà, una multinazionale che ha a Conselice un importante insediamento produttivo che tra diretto ed indotto dà lavoro a 1.200 persone, tra i quali molti residenti del piccolo centro del Ravennate che da dieci giorni in alcune zone del paese fa i conti con un ristagno d’acqua maleodorante che ha fatto scattare l’ordinanza di evacuazione per ragioni igienico sanitarie.
Ma se nel centro abitato la situazione comincia a migliorare nelle campagne attorno a Conselice resta gravissima. L’alluvione ha trasformato tutta l’area coltivata in un’immensa risaia bloccando molte aziende agricole e non solo. Tra queste Unigrà, che è specializzata nella lavorazione e trasformazione di prodotti agroalimentari.
Viste dall’alto le immagini sono impressionanti. Ma le autorità sanitarie e gli stessi titolari rassicurano sostenendo che l’acqua non conterrebbe sostanze inquinanti. Molto probabilmente, sostengono, il colore nero sarebbe l’effetto del grano o di altri prodotti da lavorare che a causa del prolungato contatto con l’acqua e il fango che si è depositato in profondità avrebbero assunto quella colorazione scura. Che dall’alto diventa sempre più visibile man mano che il livello dell’acqua diminuisce.