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Argentina dopo 47 anni arrestato il brigatista Leonardo Bertulazzi

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Il brigatista Leonardo Bertulazzi è stato arrestato in Argentina dopo più di 40 anni di latitanza. Ricercato dal 1980, fu uno dei responsabili del sequestro dell’ingegnere navale Pietro Costa avvenuto a Genova nel 1977.

A seguito della revoca dello status di rifugiato che aveva ottenuto nel 2004, Bertulazzi verrà estradato in Italia. Dovrà scontare 27 anni per sequestro di persona, associazione sovversiva, banda armata e altri reati.

Il latitante era già stato arrestato nel 2002 a Buenos Aires, alla fine di una complessa attività di indagine condotta insieme alle forze dell’ordine italiane e all’Interpol. Ma era stato rilasciato qualche mese dopo.

Bertulazzi faceva parte della colonna genovese delle BR con il nome di battaglia ‘Stefano’. Tra gli altri reati di cui si è reso colpevole, il più famoso è la partecipazione al sequestro dell’ingegnere navale Pietro Costa, avvenuto a Genova il 12 gennaio 1977.

Il sequestro era finalizzato a ottenere denaro per sovvenzionare l’attività terroristica. Una parte del riscatto richiesto, 50 milioni di lire, venne utilizzata per l’acquisto dell’appartamento di via Montalcini 8 a Roma, dove venne tenuto prigioniero Aldo Moro per il periodo del suo sequestro.

Il 12 Gennaio 1977 alle 19.30 Pietro Costa, 42 anni, spostato e padre di due figli, membro di una tra le più ricche famiglie di armatori genovesi viene sequestrato vicino alla sua casa di Castelletto. Due uomini armati lo afferrarono e spinsero nell’abitacolo di una Fiat 132.

Inizialmente venne richiesto un riscatto di 10 miliardi di lire ma la trattativa con la famiglia Costa porterà al ridimensionamento della richiesta a un miliardo e cinquecento milioni di lire. Il pagamento fu portato a termine a Roma, nel parco di Villa Sciarra, il 26 marzo. Costa verrà rilasciato all’alba del 4 aprile, legato mani e piedi in salita San Bersezio.

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