TAROCCHI GRATIS NEWSSi è chiusa con un rinvio “tecnico” la prima udienza che si è tenuta ieri in Tribunale a Belluno per la morte di Nicolò Feltrin, il piccolo di due anni di Codissago in comune di Longarone, deceduto il 28 luglio 2022 per overdose, riporta Oliva Bonetti su Il Gazzettino. Il procedimento vede il papà del bimbo, Diego Feltrin, 44enne, difeso dall’avvocato Massimiliano Xaiz, imputato di omicidio colposo, spaccio di droga al bimbo e morte come conseguenza di altro reato. La difesa sta facendo un lavoro intenso per riuscire a ottenere uno sconto di pena e si sta valutando, oltre all’abbreviato, un patteggiamento. La morte di Nicolò è avvenuta, come recita l’accusa per «intossicazione acuta da sostanza ad azione psicotropa a seguito di indigestione di hashish». Secondo quanto ricostruito dalla Procura quella droga l’avrebbe somministrata il padre, che si trova imputato di spaccio a minorenni. L’avrebbe mescolata nel ragù della pastasciutta data da mangiare al bimbo «verosimilmente – scrive il pm – allo scopo di farlo stare tranquillo e di addormentarlo». Ma è questo il punto più difficile da provare, probabilmente, il nodo su cui giocherà la difesa per ottenere il patteggiamento. C’è stato veramente lo spaccio? Se cade questa accusa, cade anche la seconda, quella della morte in coseguenza. Il caposaldo dell’accusa è l’omicidio colposo perché, per disattenzione, negligenza lasciando l’hashish che deteneva in modica quantità in casa incustodita alla portata del figlioletto non avrebbe impedito che il piccolo accidentalmente l’assumesse determinandone il decesso. Dalla consulenza della procura di Belluno eseguita dal medico legale dottor Antonello Cirnelli di Portogruaro (Venezia), che ha lavorato con la dottoressa Donata Favretto, tossicologa di Medicina Legale di Padova, emerge che il piccolo nella sua breve vita sarebbe stato cronicamente esposto a tanti tipi di droghe in quella casa di Codissago. Nel corpicino non c’erano solo elevatissime e letali dosi di hashish, ma anche tracce di cocaina, eroina e metadone. L’ipotesi è che la droga venisse verosimilmente mescolate nella pappa del bambino. Droga che è stata ritrovata, in basse quantità, in tutta la casa nella perquisizione che seguì la morte del piccolo: involucri di hashish nella camera dei genitori, tracce in cucina, una tazzina da caffè con 1,2 grammi di hashish nella stanzetta del bimbo, poi sul davanzale in salotto, sulla mensola e via via.CONTINUA A LEGGERE SU TAROCCHI GRATIS
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