«Una provocazione». Non usa mezzi termini Carlo Zanella, presidente del Cai Alto Adige. «Portare due supercar a 2.150 metri, di notte, con un carrello agganciato a un gatto delle nevi, non può essere fatta passare solo come un’iniziativa promozionale: è una provocazione». Nei confronti di chi, presidente? «È una questione di rispetto e di decenza verso i gestori dei rifugi e di tutti gli appassionati della montagna».
Le due Lamborghini Temerario, auto da 920 CV che possono raggiungere i 340 chilometri all’ora e costano di listino 315 mila euro, erano state portate nei giorni scorsi al Rifugio Comici, nel vallone che dal Passo Sella scende in Val Gardena, sotto il Sassolungo.
Una polemica che Igor Marzola, titolare del rifugio, respinge al mittente. «Ce l’hanno con il Rifugio Comici, ci considerano un “ristorante da fighettini”. Se è così, ci lascino lavorare», ha dichiarato al Corriere del Trentino . «Gli ospiti, che hanno sciato tutto il giorno sulle piste della valle, hanno cenato la sera a base di finger food di pesce e risotto allo champagne». È intervenuta anche Lamborghini Automobili con una nota: «Ribadiamo il nostro impegno nel rispetto di tutte le normative».
Alcuni rifugi oggi sono diventati ristoranti e hotel di lusso — il cenone di fine anno al Comici costa 500 euro: tutto esaurito —, hanno suite e Jacuzzi, nei menu offrono ostriche e vini millesimati, in cucina lavorano chef che hanno avuto esperienze in locali stellati. La settimana di Capodanno sulle Dolomiti costa oltre 3 mila euro. A testa.
È il mondo che è cambiato e i rifugi di un tempo dove al massimo si poteva trovare un minestrone e un piatto di polenta stanno sparendo? «Chi ama le Dolomiti vuole davvero astici e champagne?», si chiede Zanella. «Per me questo è turismo tamarro. Non si trasformi la montagna in un luna park».