Silvia e Eveline Dellai, nate a Villamontagna trent’anni fa, gemelle. Segni particolari: regine dell’hard. Dalla provincia di Trento si sono trasferite a Praga con i genitori quando avevano 7 anni, e a 21 hanno fatto il loro debutto nel mondo del porno. Ma non parliamo di OnlyFans: loro lavorano su veri set, con veri registi e professionisti del settore, e della piattaforma per adulti non hanno una buona considerazione. […]
Altrettanto chiaro il giudizio sui social, in particolare TikTok, e su Onlyfans. «Da fuori può sembrare tutto facile, che si fanno un sacco di soldi con poca fatica, ma non basta essere belle e disinvolte», sostiene Eveline. Cosa serve davvero? «All’inizio è davvero dura: serve fortuna, lavorare con le persone giuste.
Su Instagram mostriamo la parte più luccicante: viaggi, serate, soldi, ma dietro c’è molto sacrificio, anche fisico. Quando abbiamo iniziato eravamo giovanissime e ingenue; poteva andare in maniera diversa. Ci siamo lanciate ed è andata bene. Ora ci siamo fatte un nome e le cose vanno a gonfie vele», la risposta di Silvia.
In numeri, si traduce in cifre da capogiro: «Per un party a Dubai ci hanno dato anche 20mila euro», dice Silvia. «Poi c’è chi manda soldi senza chiedere nulla in cambio. Abbiamo un super-fan, un giovane medico di Filadelfia, che da sei mesi manda bonifici quotidiani solo perché ci vuole bene: è arrivato a mandare settemila euro in un giorno», aggiunge Eveline.
Per quanto riguarda porno, social e minori, le due sorelle sono d’accordo con il mentore Rocco Siffredi: ««Devono vietare il porno e TikTok: i ragazzini credono a quello che vedono ma nell’hard non è affatto come sembra: siamo attori, adulti e consenzienti, recitiamo una parte per lavoro, siamo pagati e diamo il consenso a girare solo alcune scene. Possiamo fermare le riprese in qualsiasi momento. Nessuno soffre o gode: è un film, è finzione».