AVVISATE MACRON: Non c’è bisogno che mandi i soldati francesi in Ucraina. Le truppe della NATO già combattono “boots on the ground” a fianco di Kiev. Ci sono gli incursori inglesi, i polacchi che portano tank e semoventi e gli americani che dirigono le unità motorizzate. Ogni iniziativa nasce da un singolo governo ed è mascherata con la scusa dei volontari e dei “contractor”.
L’Alleanza Atlantica non ha mai coordinato o promosso la presenza di boots on the ground; ogni iniziativa nasce dai singoli governi, con vesti giuridiche diverse per nascondere le bandiere. I più numerosi sono i contractor: capitani o sergenti, formalmente in congedo dalle loro forze armate, assunti da società private. Gli incursori dall’inconfondibile stile del SAS, le leggendarie teste di cuoio inglesi, operano come mentor, accompagnando gli allievi anche nella prova del fuoco. La loro presenza è stata oggetto di mistero e speculazione. Erano veri mercenari oppure si trattava solo di una copertura per non coinvolgere il governo di Londra? Di sicuro, le autorità britanniche non hanno ostacolato l’arruolamento dei concittadini.
I francesi, invece, sono cominciati ad apparire in prima linea dalla tarda estate 2022: piccoli team di esperti in combattimento urbano, che si infiltravano tra le case. Gli americani, invece, sono stati individuati soprattutto nelle unità motorizzate, dirigendo i raid dei blindati nella sfortunata controffensiva estiva. Numerose segnalazioni riguardano i polacchi, che avrebbero portato al fronte tank e semoventi forniti da Varsavia, equipaggi resi invisibili dalle corazze e dall’affinità linguistica con la regione ucraina di Leopoli. Alcuni di questi volontari sono morti in battaglia, ricevendo poi in patria gli onori solenni riservati ai caduti in servizio.
La situazione è complessa e mutevole, e presto tutto potrebbe cambiare. La presenza di queste forze straniere in Ucraina continua a suscitare interrogativi e dibattiti a livello internazionale.