TAROCCHI GRATIS NEWS«È la legge del Quarticciolo: qui donne e bambini non se toccano, sennò ce pensamo noi». C’è un’etica anche tra i banditi. È uno dei tanti paradossi di questo enclave di case decrepite, strette tra via Prenestina e via Palmiro Togliatti. Le regole in un mondo di illegalità sono queste. Primo: non si fa la spia. Secondo: non si chiamano le «guardie». Terzo: chi sbaglia paga. Specialmente se «forestiero». Come è successo ad Arshdeep Singh, che ha «osato» scippare un’anziana. La vendetta è scattata immediata con tanto di linciaggio. Perché dove lo Stato latita, regnano gli spacciatori. Ce n’è uno a ogni angolo, le «piazze» ben divise tra quelli che chiamano i lotti, piccoli isolati delimitati da muretti e giardini desertificati. Le auto rallentano, le dosi si passano dai finestrini. In via Ugento c’è il dispiegamento più numeroso. È qui che è il raid punitivo ha avuto luogo.
Il palazzo da cui è stato girato il video del pestaggio è presidiato. Da un lato loro, i pusher, dall’altro il parchetto dove lavorano i trans e dove collassano i tossici. Dentro, inferriate a ogni piano per rallentare i controlli della polizia, la paura è quasi tangibile. Nessuno vuole parlare di quanto successo. «Qui comandano loro», indica a malapena con lo sguardo il signor Carlo, da 50 anni residente nelle case ex Iacp di via Manfredonia, gli occhi puntati agli spacciatori. «Io devo scortare le mie nipoti a scuola», gli fa eco nonno Elio. «Io ci sono nata qua, ma da anni ho paura a uscire la sera – riassume la disperazione degli abitanti Orietta -. Ormai lo Stato ci ha abbandonato, non interessiamo a nessuno, scrivetelo questo. Eppure tra di noi c’è tanta solidarietà. Ma conviviamo con risse, violenza, la droga ha rovinato questo posto, subaffittano gli scantinati agli stranieri che poi si mettono a spacciare».
I narcos hanno sottomesso l’intero quartiere, hanno zittito anche le persone perbene. Il pestaggio crea però divisioni. C’è chi si schiera contro la giustizia fai da te, ma la rabbia contro tutto e tutti prevale. Specialmente perché la vittima dello scippo è molto nota e amata in zona. Nonna Ginetta la «sarta», che va in giro vestita elegante e regala dolcetti ai figli delle vicine. «Sto bene, ma non voglio parlare», dice dalla sua abitazione in via Manfredonia l’anziana donna, da sempre residente al Quarticciolo, che ha riportato solo qualche contusione nella caduta. «Io sono cocainomane, ho fatto sempre un sacco di casini, ma le donne non si toccano», riassume le regole del quartiere Alessio durante una pausa del suo «lavoro» ovvero la vendita di sostanze non legali all’angolo con via Ostuni.CONTINUA A LEGGERE SU TAROCCHI GRATIS