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L’assistente personale di Matthew Perry, due medici e varie altre persone sono state incriminate con l’accusa di aver fornito la ketamina che ha causato la morte della star di “Friends” in ottobre.
Nei documenti depositati presso la corte federale in California, i pubblici ministeri hanno affermato che l’assistente dell’attore e un conoscente hanno lavorato con due dottori e uno spacciatore di droga per procurare – nelle settimane precedenti la sua morte – migliaia di dollari di ketamina alla star di Hollywood, che aveva alle spalle una storia di abuso da sostanze stupefacenti.
L’ atto di accusa di un grand giuri’ punta il dito contro Jasveen Sangha, che i procuratori definiscono nota come “la regina della ketamina”, e Salvador Plasencia, noto come “Dr. P.”.
Sangha aveva una “stash house” a North Hollywood. Plasencia, un medico presso un centro medico di pronto soccorso, è accusato di essere tra coloro che hanno lavorato per far arrivare la ketamina a Perry nonostante sapesse che aveva una storia di abuso di droga. Le accuse nei loro confronti includono la cospirazione per distribuire ketamina; distribuzione di ketamina con conseguente morte; possesso di metanfetamina con l’intento di distribuirla; alterazione e falsificazione di registri relativi a un’indagine federale.
L’assistente personale dell’attore, Kenneth Iwamasa, un altro medico, Mark Chavez, ed Erik Fleming, un conoscente di Perry, sono stati tutti accusati separatamente di vari reati, tra cui cospirazione per distribuire ketamina.
Alcune delle persone coinvolte hanno utilizzato applicazioni di messaggistica criptata e un linguaggio in codice per discutere di traffici di droga, incluso il riferimento alle bottiglie di ketamina come “Dr Pepper”, “lattine” e “bot”, secondo i documenti del tribunale.