Sabrina Ferilli non ci sta e replica alle critiche di Massimo Gramellini con un post al veleno su Instagram. L’attrice romana era stata criticata dal giornalista del Corriere della Sera per la sua frase sugli Oscar al film sull’Olocausto, “La zona di interesse”: “Se dovesse vincere, so perché vincerebbe”.
La Ferilli ha pubblicato un estratto di un articolo del critico del Corriere, Paolo Mereghetti, che definisce il film “più furbo che bello, tutto costruito sulla banalità piuttosto che sul male”. E Sabrina chiosa: “Il caffè domani qualcuno lo può dedicare al suo collega di testata…”.
La polemica è nata dalle parole dell’attrice, che aveva ipotizzato una vittoria del film agli Oscar come conseguenza di una sorta di “colpa” collettiva per l’Olocausto. Gramellini aveva definito la sua affermazione “superficiale” e “offensiva”.
La replica della Ferilli non si è fatta attendere. L’attrice ha accusato il giornalista di non aver colto il senso delle sue parole e di aver strumentalizzato la sua posizione per alimentare una polemica sterile.
La vicenda ha acceso un dibattito sulla Shoah e sul modo di rappresentarla al cinema. C’è chi sostiene che la Ferilli abbia ragione e che il film “La zona di interesse” sia un’opera di propaganda più che un vero e proprio film sull’Olocausto. Altri, invece, difendono il film e accusano l’attrice di superficialità.
Al di là delle posizioni contrastanti, è importante ricordare che l’Olocausto è stato una tragedia immensa che non può essere dimenticata. È fondamentale mantenere viva la memoria delle vittime e continuare a riflettere su questo periodo oscuro della storia umana.