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Ucraina avanza a Kursk Kiev conquista altri 10 km in Russia

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L’Institute for the Study of War: “Filmati geolocalizzati indicano che le forze ucraine sono penetrate in almeno due linee difensive […]

L’Institute for the Study of War: “Filmati geolocalizzati indicano che le forze ucraine sono penetrate in almeno due linee difensive russe e in una roccaforte”

L’Ucraina insiste e porta la guerra nel territorio della Russia. Le forze di Kiev hanno effettuato avanzamenti confermati fino a 10 chilometri nell’oblast russo di Kursk, nel corso delle continue operazioni offensive meccanizzate sul territorio. E’ il quadro delineato dall’Institute for the Study of War, think tank americano che monitora il conflitto quotidianamente.

L’analisi si basa sull’esame di filmati geolocalizzati pubblicati nelle ultime 48 ore. Secondo l’Isw, i video mostrano che i veicoli corazzati ucraini sono avanzati verso posizioni a 10 chilometri dal confine. L’attuale estensione e posizione confermate dell’avanzata ucraina nell’oblast di Kursk “indicano che le forze ucraine sono penetrate in almeno due linee difensive russe e in una roccaforte. Una fonte interna russa ha affermato che le forze ucraine hanno preso 45 chilometri quadrati di territorio all’interno dell’oblast di Kursk da quando hanno lanciato l’operazione il 6 agosto”.

Altre fonti russe hanno riferito che le forze ucraine hanno catturato 11 insediamenti totali, inclusi Nikolaevo-Daryino (1,5 chilometri a nord del confine con l’oblast di Sumy), Darino (tre chilometri a nord del confine con l’oblast di Sumy) e Sverdlikovo (a est dell’area Nikolaevo-Darino-Darino), e operano all’interno di Lyubimovka (otto chilometri a nord del confine con l’oblast di Sumy). I video diffusi su Telegram mostrano la fuga di civili dalle aree coinvolte negli scontri: l’evacuazione riguarderebbe centinaia di persone.

Ieri, il presidente russo Putin ha definito l’offensiva ucraina “una provocazione”. Da Mosca, il ministero della Difesa inizialmente ha smentito la presenza di soldati e mezzi ucraini nel territorio russo. Poi, però, ha ammesso lo sfondamento del confine fornendo informazioni sull’efficace intervento delle forze russe.

Il 6 agosto, secondo i resoconti di Mosca, la regione di confine di Kursk è stata sottoposta a un massiccio attacco da parte dell’Ucraina. Bombardamenti e attacchi con droni hanno ucciso cinque civili e ferito 31 persone, tra cui sei bambini. Il generale dell’esercito Valery Gerasimov, capo dello Stato maggiore delle forze armate russe, ha riferito al presidente Putin che le truppe russe avrebbero completato la loro operazione nella regione di Kursk sconfiggendo le forze ucraine e riprendendo il controllo del confine.
Medvedev: “Imparare la lezione e schiacciare il nemico”

La Russia deve imparare la lezione dalle azioni dell’esercito ucraino al confine con la regione di Kursk e schiacciare risolutamente il nemico. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. “Dobbiamo imparare una seria lezione da quanto accaduto e fare ciò che il capo di stato maggiore Valerij Gerasimov ha promesso al comandante supremo di fare, ovvero sconfiggere e annientare risolutamente il nemico”, ha affermato.

Medvedev ha sottolineato che “le ragioni e gli obiettivi dell’operazione terroristica dei nazisti ucraini nella regione di Kursk sono stati analizzati in modo approfondito e oggettivo”. A suo parere, Kiev è stata guidata in particolare dal desiderio “di dimostrare ai suoi padroni i lati migliori delle sue forze in calo, per ottenere più soldi e armi, nonché per far sì che la Russia ridistribuisse alcune delle sue forze dalla linea di ingaggio a Kursk e Belgorod”.
Mosca: “Intercettati droni su Kursk e Oryol”

I sistemi di difesa aerea russi hanno intanto intercettato all’alba due droni ucraini sulle regioni di Kursk e Oryol. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, aggiungendo che nella notte, l’esercito russo ha distrutto 14 droni ucraini sulla regione di Belgorod.
Kiev: “Liberare Crimea? Più facile che riconquistare Donbass”

Liberare la Crimea sarebbe più facile che riconquistare il Donbass, date le caratteristiche strategiche della penisola. Così il capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov. La Russia ha occupato la Crimea e parte della regione orientale del Donbass nel 2014.

“Da un punto di vista militare, è molto più facile riconquistare la Crimea che il Donbass, che ha un fronte più lungo di 1.000 chilometri e una profondità di oltre 200 chilometri”, ha spiegato Budanov durante un discorso alla facoltà di Economia dell’università di Kiev. “La Crimea ha due punti di accesso. Uno dal lato russo e uno dal nostro: il ponte di Crimea (Kerch) e l’istmo di terra”. Grazie alla pressione combinata delle truppe ucraine e alla distruzione delle vie di comunicazione russe, la penisola può essere facilmente isolata, ha aggiunto.
Addestramento soldati Kiev, anche Bulgaria in missione Nato

Il Consiglio dei ministri bulgaro ha intanto autorizzato l’esercito del Paese ad addestrare i soldati ucraini nell’ambito del programma Nato di assistenza alla sicurezza e addestramento per l’Ucraina (Nsatu).

Sofia ha dichiarato che questa decisione rappresenta un “chiaro segnale” del suo impegno a sostenere l’Ucraina, a sostenere i valori euro-atlantici e a rafforzare la solidarietà tra alleati negli sforzi congiunti per mantenere la pace e la sicurezza internazionale.
Ucraina a Messico: “Arrestate Putin”

L’ambasciata ucraina in Messico ha intanto chiesto al governo messicano di arrestare il presidente russo Vladimir Putin qualora dovesse partecipare all’insediamento della presidente eletta Claudia Sheinbaum. “Confidiamo che il governo messicano rispetterà il mandato di arresto internazionale e consegnerà Putin all’organo giudiziario delle Nazioni Unite all’Aia”, ha affermato l’ambasciata.

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