«Uno dei momenti più drammatici della storia dell’ateneo». Termina così la comunicazione interna inviata ieri agli studenti della Cattolica dopo il suicidio del rettore Franco Anelli, avvocato, professore, 61 anni ancora da compiere, alla guida dell’università per tre mandati. Da una parte il lutto, dall’altra l’inchiesta e gli accertamenti di procura e carabinieri — anche attraverso l’analisi di cellulari e pc — per non trascurare nessun aspetto della tragedia, seppur dai primi istanti sia emerso il contesto di un dramma privato.
Nella sede di Milano, la messa delle 12,30 sarà celebrata nell’aula magna di largo Gemelli 1 per consentire una più ampia partecipazione. Ancora da definire la data dei funerali: in ogni caso in quell’occasione sarà proclamata una giornata di lutto e saranno sospese tutte le attività didattiche, accademiche e istituzionali, mentre sarà garantita l’apertura delle sedi e dei campus. «Nel frattempo si legge nella comunicazione agli studenti l’intera comunità universitaria si stringe nel cordoglio e nella preghiera, in memoria del rettore e con la volontà di affrontare nella speranza uno dei momenti più drammatici della storia dell’ateneo».
In procura, la pm di turno Giovanna Cavalleri ha aperto un fascicolo con l’ipotesi tecnica di istigazione al suicidio, necessario per svolgere gli accertamenti necessari. A partire dall’autopsia, prevista in questi giorni. Dall’esame non dovrebbero arrivare particolari sorprese, così come gli investigatori non hanno dubbi sul gesto volontario del rettore, che l’altro ieri sera si è lanciato dal sesto piano del suo condominio a pochi passi dal Castello Sforzesco senza lasciare bigliettini né spiegazioni.
Dalle parole dei testimoni sentiti finora non sarebbero emersi dettagli tali da far sorgere sospetti sulle ragioni del gesto, al di là appunto di questioni private che nulla hanno a che fare con i procedimenti penali. Per non lasciare piste inesplorate, nelle prossime ore, oltre all’autopsia, saranno svolti dai carabinieri accertamenti tecnici sui dispositivi informatici che usava il rettore — cellulare, tablet, computer — e le contestuali copie forensi per analizzare i contenuti.
Al contempo, gli accertamenti hanno portato a scandagliare il passato del rettore. Secondo quanto ricostruito, giovedì sera Anelli è rientrato in casa dall’ateneo e ha bevuto un aperitivo con la compagna. Poco dopo, lei è andata a preparare la cena, lui è salito al secondo piano dell’appartamento: aveva ricevuto una chiamata da una collaboratrice storica del suo studio. Proprio a lei ha mandato il suo ultimo messaggio: “Game over”. Infine è salito sul terrazzo e si è lanciato nel vuoto.