Volare queste settimane sopra l’Italia è stato un po’ più problematico del solito. Non solo per le frequenti piogge che hanno riguardato il Nord. Dal 1° gennaio al 22 maggio 2024 le turbolenze in alta quota sono state superiori a quelle dello stesso periodo dell’anno precedente e di due anni prima. Con due picchi — a marzo e maggio — dove il differenziale rispetto al passato è stato più evidente. È questo che si evince dalle informazioni fornite da un sito specializzato, Turbli, che monitora le perturbazioni e le conseguenze sui collegamenti aerei.
Certo, al momento la media delle turbolenze è nella fascia «leggera», ma a maggio — per esempio — c’è stata un’impennata di quelle «moderate» con diversi picchi «forti» tra i 7.200 e i 12.500 metri di altitudine, includendo così anche i voli nella fase di crociera.
Per quanto riguarda l’Italia ad aprile — ultimo mese completo — il 95,9% delle turbolenze secondo la piattaforma specializzata Turbli è stata etichettata come «leggera», il 4,09% come «moderata» e lo 0,01% «grave». Nell’intero 2023 analizzando oltre 150 mila collegamenti due rotte da/per l’Italia sono nella top ten delle più «turbolente» nel mondo: la Milano Malpensa-Ginevra (al quinto posto) e Malpensa-Zurigo (al decimo gradino). La prima tratta, va precisato, viene utilizzata dai jet privati, non essendoci da tempo un volo di linea.